La Rifondazione del Calcio secondo Zucconi (J'Accuse agrees)
1) Riduzione della serie A a 16 squadre, con semifinali e finali per il titolo ed eliminatorie per la retrocessione. Una partita secca, in casa della squadra che ha finito con più punti per incentivare la classfica, secondo il criterio della quarta in casa della prima, la terza in casa della seconda e la finale in campo neutro.
2) Metà della rosa dei giocatori riservata a italiani. Se poi il Mister di turno vuol mettere in campo sempre 11 sudamericani lo faccia, ma alla fine quegli 11 arriveranno arrosto.
3) "Revenue sharing". Distribuzione equa dei diritti televisivi, per dare ai piccoli mercati competitività con i grandi bacini di utenza. Un campionato ha senso se tutti partecipano e possono vincerlo, non se è un duello Juve-Milan con Moratti che porta il tempo con il contrabbasso.
4) "Salary Cap", monte stipendi uguale o molto simile per tutte quelle che accettano la eguale fetta dei diritti, con gravissime penalizzazioni automatiche ai club beccati a fare i furbi con contratti in nero. Nel "giro" queste cose si sanno e dunque sarebbero gli stessi club a controllarsi l'un l'altro, come avviene negli Usa. E se qualche ricco uccello vuol spennarsi per ingaggiare un finto fuoriclasse, lo faccia, ma poi dovrà assumere con il resto della cassa venti Favalli o diciannove Simic per non superare il limite.
5) Abolizione di ogni barriera di sicurezza fra il pubblico e il campo, con responsabilità oggettiva della padrona di casa, senza se e senza ma. I calciatori sarebbero incentivati a non fare scene da vergine violentata a ogni spinta e le società sarebbero costrette a sorvegliare i propri ultras e ad assumersene la responsabilità, sia in casa che in trasferta.
6) "Instant replay" per i gol dubbi, con microcamere sui pali e la traversa e moviola affidata al quarto uomo che ha facoltà di interrompere il gioco, come nell'hockey su ghiaccio. Un gol è un fatto, non un'interpretazione. Moviole per altre fasi sono una idiozia da demagoghi all'amatriciana, perché fermare la partita per ogni mano in area, ogni tuffo carpiato, ogni fuorigioco, ogni spinta, ogni punizione diretta dal limite, ogni corner contestato (e perché no? Quanti gol ormai vengono da calci d'angolo?) vorrebbe dire ammazzare il paziente per salvarlo.
7) Federazione di arbitri professionali autogestita e interamente autonoma che designi i direttori delle gare e periodicamente riveda il loro operato e, in caso di insistita inadeguatezza di un proprio arbitro, sanzioni, fino al licenziamento, come avviene per gli allenatori.
8) Lega Calcio diretta da un "commissioner", a un amministratore delegato, commissario, presidente, lo si chiami come si vuole con poteri chiari e forti, estraneo ai club, in totale autonomia dalle 42 società professionistiche con contratto di ferro per imporre le misure e le punizioni che giudica necessarie, applicando, orrore!, regolamenti e leggi. Mai più assurdità come il caso Galliani, che resta ancora serenamente imbullonato al timone del relitto.
9) Nessun intervento dello Stato, in nessun caso, per nessun ricatto, per nessun motivo, volto a salvare club dalla disonestà o incompetenza o ingordigia o pura pirlaggine di presidenti. Se qualche ultras minaccia di prendere a sassate una sede in caso di fallimento o retrocessioni, si affronti il caso per quello che è, un caso di ordine pubblico minacciato da delinquenti con l'alibi della "passione" calcistica.
10) (Clausola facoltativa ma utile) Esilio in piccole emittenti locali nelle Tundra a est degli Urali o sulle montagne dell'Atlante in Nord Africa con obbligo di prestazione in miniera o mungitura di cammelle per tutti i buffoni che compaiono in trasmissioni tv soltanto, ripeto, soltanto allo scopo di far casino e strappare l'applauso precotto, ignorando che le loro sceneggiate, tutte concluse in trattoria a ridere fra di loro di quei pirla con la sciarpina che li prendono sul serio, vengono prese sul serio dai pirla con la sciarpina.
Poi riparliamo di calcio professionistico in Italia e di serie A.
source: Repubblica.It
lundi, mai 15, 2006
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